Technologies for the decarbonization: green hydrogen by electrolysis

The available technologies to private individuals and companies to make the so-called energy transition are different and now widely available: the idea behind most of these initiatives is to lead to the electrification of instruments and means previously powered by other energy sources and producing the necessary electricity from renewable sources, that can range from small photovoltaic panels to the most complex agrivoltaic, from large wind farms to the renewal and expansion of hydroelectric already widely existing.
If this is the main road, there are, however, industrial sectors and processes in which the electrification process is not possible and other forms of energy are therefore required: so, we will be forced to leave these cases behind, continuing to feed them as we have always done? No, of course: for the so-called Hard to Abate sectors (where it is difficult to reduce pollutant emissions) the simplest and applicable answer is green hydrogen.
 
When we talk about hydrogen, we must make an important distinction: even today in the world we use several million tons of hydrogen to produce energy. It is hydrogen often produced from fossil fuels and, in particular, from natural gas: it is clear that, even if there was the environmental issue - which unfortunately is well present -The use of this fuel would be unsustainable, not least because of the international situation which has arisen in recent months. Whether it’s black, purple, gray or even blue hydrogen - these are the names depending on the production methods - only green hydrogen is totally clean.
 
For this reason, we can say yes to hydrogen, but yes to the green hydrogen: it is so called the hydrogen produced through water electrolysis processes that take place in special electrochemical cells. These, in order to achieve the desired sustainability, must be powered with electricity from renewable sources: so, the circle closes. Green hydrogen currently accounts for a very small percentage of global hydrogen production, but things are rapidly changing and the push towards this important fuel with high sustainability characteristics is getting stronger. Consequently, the technologies development for its production is also pushing: one of the sore points in this process, in addition to the high costs, is the high amount of energy needed for the green hydrogen creation.
 
Specialtrasfo, not only believes in the goodness and feasibility of this transition and in the green hydrogen’s use in the Hard to Abate sectors, but we are personally committed to the design and implementation of increasingly high-performance and efficient technologies: All the actors in the production chain have the duty to collaborate and to do their part to make decarbonization less and less a dream and more and more a reality.
How do we enter the green hydrogen world? With our transformers intended to power the rectifiers which serve the electrolysers, then the plants that perform the electrolysis process. That’s why we like to think that we are at the heart of green hydrogen production.

 

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Tecnologie per la decarbonizzazione: l’idrogeno verde tramite elettrolisi

Le tecnologie a disposizione di privati e aziende per compiere la cosiddetta transizione energetica sono diversi e ormai ampiamente disponibili: l’idea alla base della gran parte di queste iniziative è quella di portare all’elettrificazione di strumenti e mezzi fino ad ora alimentati tramite altre fonte energetiche e di produrre l’elettricità necessaria attraverso fonti rinnovabili, che possono andare dai piccoli impianti di pannelli fotovoltaici al più complesso agrivoltaico, dai grandi parchi eolici al rinnovamento e ampliamento dell’idroelettrico già ampiamente esistente e così via.
Se questa è la strada maestra, vi sono però settori e processi industriali in cui il processo di elettrificazione non è possibile e sono dunque richieste altre forme di energia: saremo dunque costretti a lasciare indietro questi casi, continuando ad alimentarli come si è sempre fatto? No, naturalmente: per i settori cosiddetti Hard to Abate (cioè in cui è difficile abbattere le emissioni inquinanti) la risposta più semplice e applicabile è quella dell’idrogeno verde. Quando si parla di idrogeno bisogna infatti fare un importante distinguo: già oggi nel mondo di utilizzano diversi milioni di tonnellate di idrogeno per produrre energia. Si tratta però di idrogeno prodotto spesso partendo da combustibili fossili e in particolare dal gas naturale: è evidente che, se anche non vi fosse la questione ambientale – che purtroppo invece è ben presente -, l’utilizzo di questo combustibile sarebbe insostenibile anche solo per la situazione internazionale che è venuta a crearsi in questi ultimi mesi. Che sia idrogeno nero, viola, grigio o anche blu – queste le denominazioni a seconda dei metodi di produzione – solo l’idrogeno verde è totalmente pulito. Dunque, idrogeno sì, ma idrogeno verde: viene così chiamato l’idrogeno prodotto attraverso processi di elettrolisi dell’acqua che avvengono in apposite celle elettrochimiche. Queste, per raggiungere la desiderata sostenibilità, devono essere a loro volta alimentate con elettricità proveniente da fonti rinnovabili: così il cerchio si chiude. Attualmente l’idrogeno verde rappresenta una percentuale davvero esigua rispetto alla produzione globale di idrogeno, ma le cose stanno rapidamente cambiando e la spinta verso questo importante combustibile dalle alte caratteristiche di sostenibilità è sempre più forte. Spingendo di conseguenza anche lo sviluppo della tecnologia necessaria alla sua produzione: uno dei punti dolenti in questo processo, oltre ai costi ancora alti, è infatti l’alta quantità di energia necessaria alla generazione di idrogeno verde. Specialtrasfo non solo crede fermamente nella bontà e nella fattibilità di questa transizione e nell’utilizzo dell’idrogeno verde nei settori Hard to Abate, ma si impegna in prima persona nella progettazione e realizzazione di tecnologie sempre più performanti ed efficienti: tutti gli attori della filiera produttiva hanno infatti il dovere di collaborare e fare la propria parte per rendere la decarbonizzazione sempre meno un sogno e sempre più realtà.
Come entriamo noi nel mondo dell’idrogeno verde? Con i nostri trasformatori destinati ad alimentare i raddrizzatori che a loro volta servono gli elettrolizzatori, quindi gli impianti che eseguono il processo di elettrolisi. Per questo ci piace pensare di essere al cuore della produzione di idrogeno verde.